Compositore ungherese. Era ancora allievo dell'Accademia di musica di Budapest quando compose il Quintetto con pianoforte op. 1, suscitando l'entusiasmo di Brahms. Nel 1897, perfezionatosi con E. D'Albert, esordì come pianista a Berlino, dando inizio a una brillante carriera di concertista in tutto il mondo. Nel 1908 fu nominato titolare di pianoforte alla Hochschule für Musik di Berlino; allo scoppio della guerra rientrò in patria, assumendo la direzione del conservatorio di Budapest. Dal 1925 al '27 fu attivo negli Stati Uniti; dopo la seconda guerra mondiale lasciò l'Ungheria per vivere prima in Austria e in Argentina, poi (dal 1949) negli Stati Uniti, come insegnante nel Florida State College, a Tallahassee. Permeato di cultura brahmsiana, D. coltivò quasi tutti i generi musicali, ma si espresse con particolare efficacia nella musica strumentale da camera, prediligendo le forme classiche. Si ricordano: Serenata per violino, viola e violoncello, op. 10; 7 quartetti per archi, fra cui le opp. 7, 15, e 33; 1 quartetto con pianoforte; 1 quintetto e 2 sestetti per archi; 4 quintetti con pianoforte, fra cui le opp. 1 e 26; 1 sestetto per pianoforte, violino, viola, violoncello, clarinetto e corno, op. 37; 1 sonata per violino e pianoforte e 3 per violoncello e pianoforte. Molta la musica pianistica, fra cui 2 sonate, variazioni, suites e una Passacaglia op. 6. In più di una pagina si ispirò alla musica popolare ungherese, nel modo indicato dalle rapsodie di Liszt: è il caso di Ruralia Hungarica (1926), suite per violino e pianoforte, poi trascritta per pianoforte solo e per orchestra. D. è inoltre autore di 3 sinfonie, di 3 concerti per pianoforte e 2 per violino. In campo teatrale scrisse la pantomima Il velo di Pierrette (1910), 5 opere (fra cui La torre del duca, 1922) e 2 balletti (fra cui La fiaccola sacra , 1934, che riprende in parte la musica di Ruralia Hungarica).